“Sono già a metà!” Questo è il mio pensiero alla volta del mese di luglio, giunta a più di metà del mio percorso di Servizio Civile. Penso questo perché i mesi sono volati. E si sa, il tempo vola quando facciamo cose piacevoli, perché abbiamo voglia e siamo motivati a farle, e ancor meglio quando, nel farle, troviamo validi compagni.
Ho deciso di fare richiesta di Servizio Civile nel Settore Sociale, in particolare nell’ambito della disabilità, perché credo fermamente che, qualsiasi siano le caratteristiche e il percorso di una persona, la vita debba essere vissuta al massimo delle potenzialità. Questo è possibile se, tutti i giorni, alcune persone mettono a disposizione le proprie energie per fungere da facilitatori in tale intento e anch’io ho deciso di mettere a disposizione le mie! E in “Casa Spigariol-Minatel” ne servono molte perché si effettuano tantissime attività!
Come volontaria del Servizio Civile collaboro all’attuazione di progetti di gruppo e personalizzati: sono coinvolta nei laboratori di arte, cucina, yoga, orto sociale e stimolazione cognitiva, nella lettura di libri che i residenti prendono in prestito dalla biblioteca settimanalmente, nelle uscite al bar, in piscina e in fattoria. Uno dei miei laboratori preferiti è quello d’arte in cui le persone con disabilità possono esprimere liberamente le proprie emozioni di fronte ad un’opera e, dalle loro riflessioni, vengono create delle poesie. Inoltre, un’ora a settimana, mi prendo cura delle mani di M.: lei ci tiene molto che le sue unghie siano sempre in ordine e con uno smalto in tinta con i vestiti e con la stagione; è davvero un piacere farlo: ha delle splendide mani “da pianista”! Trascorro inoltre del tempo una volta a settimana con L., assieme ascoltiamo e balliamo le musiche dello Zecchino D’Oro che a lei piacciono molto!
Svolgo il mio Servizio in “Casa Spigariol-Minatel” 5 giorni a settimana. La mattina prendo parte al momento di accoglienza degli utenti del Centro Diurno e aiuto a distribuire le merende, poi collaboro con educatori e operatori nei laboratori e partecipo, quando previsto, alle uscite. Durante il pranzo cerco di rendermi utile distribuendo i pasti, dando un aiuto a chi ha difficoltà a mangiare da solo e a sistemare la sala quando il pasto è concluso. Il pomeriggio vengo coinvolta in alcuni laboratori ma soprattutto in altre attività che riguardano la gestione di alcuni aspetti organizzativi (acquisti, trasporti, cura degli spazi ecc.).
Tutte le energie vengono quotidianamente ricambiate: io ogni giorno ricevo sorrisi, abbracci, ringraziamenti e risate! E non solo: svolgere il Servizio Civile in questa realtà mi sta permettendo di acquisire conoscenze sul funzionamento di una comunità, mi fornisce spunti di riflessione sulle attività che possono essere messe in atto in questo contesto e sulla loro organizzazione. Faccio tesoro di tutto quello che apprendo perché penso possa essermi utile per il lavoro che farò, nel sociale appunto.
Certo, ci sono anche momenti di stanchezza ed altri in cui vorrei poter fare di più, ma penso siano momenti presenti in qualsiasi attività in cui una persona crede veramente. Infatti per svolgere il Servizio Civile in ambito sociale, a mio avviso, bisogna CREDERE nelle persone, nelle loro potenzialità e nella possibilità di cambiamento. E penso che sia in questo modo che l’anno di Servizio Civile possa diventare un’esperienza costruttiva e formativa… Provare per CREDERE!
Mariavittoria