I partner e i destinatari
Sono 18 Enti del Privato Sociale, alcuni gruppi di famigliari, l’Azienda Ulss2 Marca Trevigiana, 4 Comuni e 1 Impresa profit, i componenti della squadra della Rete Interagendo. Una ricca formazione di partner diversi tra loro, che trovano in coop. Solidarietà, la capofila e in Eurogems, organizzazione che si occupa di cooperazione internazionale, il soggetto esterno al non profit così come previsto dalla legge 112/2016. Tutti insieme per co-progettare percorsi di autonomia per le persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare e poter rispondere alle richieste di più di 30 persone.
Co-Progettare
La novità della co-progettazione è quella di riuscire a fare rete, a lavorare in gruppo in una dimensione nuova di compartecipazione ove famiglie, soggetti appartenenti e non appartenenti all’ambito della disabilità sono accomunate nella realizzazione di un «welfare generativo». Essa prevede l’integrazione e la valorizzazione delle risorse pubbliche e private e il potenziamento della corresponsabilizzazione dei soggetti in campo.
Secondo gli addetti ai lavori gli aspetti positivi della co-progettazione sono quelli di far emergere i reali bisogni; di attivare le risorse delle persone interessate, ma anche di attivare le risorse del territorio per ridelineare insieme i servizi e le opportunità orientati all’autonomia delle persone che aderiranno al progetto.
A tale proposito, sembra esserci anche una manifestazione di interesse da parte dell’Università di Padova- corso Management dei servizi educativi e formazione continua- con un Progetto di Tesi magistrale sulla Rete Interagendo per studiare e raccogliere spunti di riflessione.
Le linee
Si tratta di reinventare Azioni progettuali, di durata triennale da programmare e sostenere tramite la concessione di contributi a valere sulle risorse di cui all’art. 3 della legge, ripartite e assegnate alle aziende ULSS con DGRV del 2017, che devono rientrare nelle linee di intervento previste dal Decreto e specificate negli Indirizzi di programmazione che si chiamano LINEE. Tali Azioni devono essere orientate all’attuazione dei progetti personalizzati definiti in UVMD.
Nella molteplicità degli indirizzi operativi dati dalla Delibera Regione Veneto n. 154 del 16/02/2018 si offrono servizi di RESIDENZIALITA’ definitiva e temporanea ( linee A e B ), frequenza DIURNA di laboratori (linea C ), interventi di RISTRUTTURAZIONE e adeguamento all’accessibilità ( linea D ) e ACCOGLIENZE IN EMERGENZA ( linea E ).
Le opportunità create incrementano forme dell’abitare autonomo in nuclei di 4-5 persone con tempi variabili, percorsi di inclusione attraverso la partecipazione a dei laboratori diurni. Non mancherà l’introduzione di tecnologie innovative nel campo della domotica e delle tecnologie di ausilio all’autonomia personale e per l’accessibilità e l’automazione dell’ambiente di vita. Sono, inoltre, possibili ristrutturazioni dell’esistente finalizzate all’accessibilità. Come sollievo ai nuclei famigliari, ci sarà anche la possibilità di accoglienze in emergenza per 150 giornate in 3 anni.
La Fondazione Il nostro Domani, in quest’ottica ha aderito alla rete ed ha scelto il percorso inerente al “Dopo di Noi”, sviluppando servizi nell’ambito della LINEA C.
Riconoscendo in Rete Interagendo quegli stessi ideali della sua Mission, quali l’inclusione delle persone diversamente abili, la Fondazione ha messo a disposizione 2 posti presso gli ambienti della Comunità Alloggio di Breda di Piave.
Coloro che ne faranno richiesta, potranno usufruire di varie attività educative e socializzanti orientate a favorire la valorizzazione delle competenze per incentivare l’autonomia come la partecipazione a gruppi di lettura in biblioteca, sport all’aperto, attività manuali di bomboniere e di cura dell’orto, visite guidate al museo Bailo, uscite a fare la spesa e al bar, solo per citarne alcune.
I finanziamenti per il progetto dureranno tre anni e le persone che vi aderiscono avranno la possibilità di sperimentare varie occasioni di autonomia per tutto il periodo. In questi giorni sono state messe in calendario alcuni OPEN-DAY, aperture all’utenza e loro famiglie per offrire uno spazio dedicato all’accoglienza, chiarimenti e reciproca conoscenza.Il primo appuntamento dell’8 febbraio 2019 alla Coop. Solidarietà di Treviso- ha visto la partecipazione di 4 famiglie molto interessate alle proposte- dice Chiara Continetto.
Aspettiamo il 15 febbraio per capire come andrà l’open-day presso Casa Spigariol a Breda di Piave, dove già 2 famiglie hanno preso accordi per visitare la struttura e conoscere le attività che verranno proposte.
L’adesione di Fondazione Il nostro domani a Rete Interagendo, non è certo priva di preoccupazioni e criticità, ma rappresenta una sfida coraggiosa. Collaborando con gli altri partner, anche la Fondazione da un segnale di investimento sul futuro. Il nostro domani, memore della storia tracciata dalla lungimiranza di don Fernando Pavanello, quando nel 1979 già riuniva ben 17 associazioni in un unico “coordinamento provinciale”, si riconosce parte attiva di una comunità civile responsabile che si fa carico dei bisogni di tutti i suoi cittadini. Lavorare in rete, in Rete Interagendo, offrirà più possibilità di diventare significativi e autorevoli, nelle contrattazioni presso le varie autorità di settore? Speriamo.